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Il rilevamento documentale subacqueo rappresenta l'aspetto preliminare di maggior importanza nella conoscenza di un sito archeologico sommerso. Viene effettuato combinando due metodiche, il rilievo planimetrico e la documentazione per immagini del sito. Il rilevamento planimetrico prevede misurazioni lineari distanziometriche e angolari con la bussola. Sono previsti due livelli operativi, il primo detto speditivo, il secondo di dettaglio. La forma speditiva permette di eseguire in tempi brevi e a bassa precisione il rilievo di un'ampia area; viceversa la forma di dettaglio privilegia la precisione alla velocità e consente un rilievo planimetrico accurato. Per i rilievi speditivi si utilizzano in tecniche già viste per le operazioni di ricerca e prospezione, la chiocciola e il pendolo associate a metodi di rilevamento polare e la tecnica del rilevamento per poligonali Per i rilievi di dettaglio si ricorre a metodi di rilevamento con linea di base, per quadrettatura e soprattutto alla tecnica della trilaterazione. Al rilievo planimetrico si associano metodi di rilevamento altimetrico (livella a bola d'aria, ecclimetro, profondimetro ). I dati raccolti vengono verificati e successivamente elaborati con la cosiddetta restituzione grafica del rilevamento che consiste nella messa in pianta dei dati raccolti. Ne esita una pianta del sito su cui annotare eventuali osservazioni o caratteristiche utili a meglio comprendere la sua composizione. La planimetria del sito e una dettagliata relazione, completata dalle necessarie schede di segnalazione, devono essrere inviate nei modi opportuni alle Istituzioni di riferimento, prima fra tutti la locale Soprintendenza Archeologia competente per territorio.