Archeologia Fluviale - Reitia

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Fiumi e corsi d'acqua
 
ARCHEOLOGIA DEI FIUMI E DEI CORSI D'ACQUA

L’archeologia dei fiumi e dei corsi d'acqua, specializzazione dell’archeologia delle acque  , si interessa dello studio dei resti materiali dell’uomo e delle sue attività sui fiumi in termini di insediamenti, ponti, attracchi navali, porti e imbarcazioni. Le vie d’acqua hanno infatti costituito per secoli le migliori vie di comunicazioni per merci e persone. Attorno ai fiumi sono sorti  nel tempo insediamenti e attività umane. Sono stati elementi di confine e difesa; con la navigazione hanno rappresentato vie di comunicazione  con la diffusione delle attività commerciali e della civilizzazione. Attorno alle loro rive  si sono sviluppati insediamenti utilizzando l’acqua per l’irrigazione di colture e terreni. L’acqua che li bagna, pur priva di ricordi, nasconde nel limo dei suoi fondali la memoria storica delle vicende passate. Fra i suoi ciottoli, frammenti di storia, celati dal suo lento fluire. Sott’acqua, fra i gelosi argini, si ritrova la memoria dell’uomo e della sua storia. L'archeologia fluviale è una branca dell'archeologia da cui ha ereditato la complessità culturale e il necessario rigore scientifico, complicati da difficili condizioni operative. Al disagio del lavoro subacqueo si assomma l'ostile ambiente fluviale caratterizzato da condizioni di scarsa visibilità con forti correnti e basse temperature. Il lavoro subacqueo, spesso in collaborazione con le Istituzioni, ricorre a difficili operazioni di ricerca e prospezione, con l'ausilio di attrezzature dedicate e di sofisticate metodiche di documentazione scientifica e coincide spesso con un importante azione di tutela e salvaguardia non solo dei siti archeologici studiati, ma anche dello stato di salute dei fiumi .

 
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